“Ce l’abbiamo fatta. Son felice che siamo riusciti a realizzare questo desiderio. Ho conosciuto Ignazio nel 2017, e mi mostrò la scultura. Nel vederla subito mi è salito un magone, un magone di comprensione, ho avuto la netta sensazione del travaglio interno di Ignazio è stato simile al travaglio di mio Nonno che lo ha accompagnato sempre. Entrambi soffrono per le ingiustizie della vita.
Il mio desiderio era collocarla nell’ultima dimora di Totò, quella voluta e costruita in vita, al cimitero del Pianto a Napoli.
Un grazie intenso a Ignazio”
“Queste sono le parole di Elena Alessandra Anticoli de Curtis (nipote di Totò), è la Elena che conosco: dal cuore nobile, che, con impegno e dedizione, porta avanti il complesso patrimonio Sociale e Culturale, di Totò. “
Dopo il travagliato cammino fra: accordi mai rispettati, strette di “mano non rispettose”, attese di conferme mai ricevute, la difesa di quell’Opera a cui ho dato tutto il mio sentire che la mia Anima custodisce, è stato in questi ultimi tempi, l’impegno maggiore, oggi, posso dire che il destino e sentimento mi hanno dato ragione, è giunta nella sua più giusta dimora. Per questo sono io adesso, a dire lo stesso intenso grazie a Elena, a quell’ Elena, di cui conosco il cuore.
Desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato iniziando dal Sig. Pasquale e la sua Signora, per il fraterno aiuto e per la cura che hanno da anni della Cappella di Totò, grazie a coloro che mi hanno dato l’indispensabile collaborazione per istallare l’opera, un pensiero di gratitudine a tutti gli operatori della comunicazione: redazioni cartacea e online per il loro impegno, soprattutto ai giornalisti presenti, cui ho avuto il piacere di conoscere.
Un grazie di cuore ai miei amici Gigetto Fusco e Biagio Piccolo, per quello che mi offrono, ogniqualvolta sono a Napoli.
foto / rassegna stampa / intervista Radio Marte / intervista Oltrelecolonne